"La riqualificazione organica e strutturata del patrimonio immobiliare del nostro Paese rappresenta una priorità per garantire la qualità e la sicurezza dell'habitat per i cittadini e per promuovere i valori culturali del territorio italiano; può anche costituire un importante volano economico per il settore delle costruzioni, incentivando la ricerca e l'innovazione tecnologica. La "città nuova" dovrà essere pianificata coniugando la necessità di preservare il territorio e mettere un serio freno al consumo di suolo, con un progetto di sviluppo e di trasformazione urbana improntata alla manutenzione, alla riqualificazione energetica degli edifici e a garantire ambienti urbani più vivibili, più verdi e più adeguati alle esigenze dei cittadini".


Così in una dichiarazione congiunta Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente, Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti e Paolo Buzzetti, Presidente dell'Ance, presentando il Forum, "RI.U.SO 01 - CITTÀ E RIGENERAZIONE URBANA. Architettura e industria delle costruzioni per una nuova strategia di sviluppo" che si terrà il 20  ed il 21 aprile prossimi - all'Auditorium Stella Polare della Fiera Milano, Rho - nel corso delle iniziative della 51a edizione dei Saloni.


Per la prima volta Ance, Legambiente e Consiglio Nazionale degli Architetti saranno insieme - confrontandosi con Ministeri, Regioni, Comuni, investitori - per individuare strumenti e strategie che conducano alla realizzazione di nuove politiche urbane, basate su una profonda innovazione culturale e capaci di superare le ormai obsolete separazioni tra architettura e urbanistica, tra quartiere e megalopoli, tra governanti e governati.


Nel corso del Forum sarà presentato un rapporto del Cresme sullo Stato del Patrimonio Edilizio e delle Città che analizza le condizioni di sicurezza, consumo energetico, compatibilità ambientale e qualità dell'habitat urbano nazionale. Assieme al rapporto verranno prospettate le condizioni tecniche, normative e finanziarie necessarie all'attivazione di un Programma nazionale di rigenerazione urbana sostenibile che, nella consapevolezza delle condizioni reali delle finanze pubbliche, proponga strumenti in grado di attivare realmente il credito e le partnership con i privati, oltre che avviare  concreti interventi volti a rigenerare e valorizzare le città e le case degli italiani.

"Il Programma - sottolineano i tre presidenti - può rappresentare non solo il motore di sviluppo dell'economia, ma anche l'occasione per mettere a sistema le politiche europee, nazionali e regionali di rigenerazione urbana includendovi anche le città medie e piccole - dove si produce l'80% del PIL - che rischiano altrimenti di essere escluse dallo sviluppo".

 

Milano, 9 febbraio 2012

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