Prosegue con la quinta edizione per l’anno scolastico 2022/2023 il Progetto Abitare il Paese – La cultura della domanda, promosso dal CNAPPC in collaborazione con la Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi.
Questa quinta annualità, partendo dall’esperienza consolidata negli anni precedenti, propone di proseguire il focus di ricerca avviato con la quarta edizione, “Attivare comunità educanti: nuove generazioni per un progetto di futuro”, invitando le/i bambine/i, le/i ragazze/i insieme agli adulti, tutor, insegnanti, amministratori, cittadini ad attivare riflessioni e azioni per costruire o rinnovare le comunità educanti del proprio territorio.
Ciò attraverso una azione di co-progettazione territoriale innovativa per sperimentare nuovi modelli per un dibattito e confronto su architettura e qualità urbana, territori e città, contrastando i fenomeni di emarginazione sociale e favorendo l’inclusione.
“Attivare comunità educanti” è un processo che richiede tempo e cura; processo non concluso nella quarta edizione che ne ha rappresentato piuttosto l’avvio. La quinta annualità vedrà i territori dell’anno precedente continuare a sviluppare i progetti, nutrendo ed evolvendo quanto fatto fino ad ora. I nuovi territori potranno a loro volta attivare nuove comunità educanti anche e con il supporto e l’esperienza degli anni precedenti.
Anche la quinta annualità si svilupperà su alcuni assi fondamentali:
- il coinvolgimento di tutti gli Ordini degli Architetti PPC, che attraverso i loro referenti (Consiglieri dell’Ordine), tutor-architetti e tutor-architetti-insegnanti, svolgono un ruolo determinate per la realizzazione e lo sviluppo del Progetto a livello locale, individuando le scuole con cui attivare la collaborazione anche in relazione alle peculiarità e ai bisogni dei territori;
- valorizzazione della sinergia tra tutor-architetti-insegnanti (in presenza dentro le scuole) e tutor-architetti;
- la possibilità del coinvolgimento di altri enti/istituzioni/associazioni presenti nel quartiere e nel territorio di riferimento;
- la definizione di alcuni macro-temi da affrontare nel corso del Progetto a partire da quanto emerso dalla sintesi dei progetti della quarta edizione, da incontri e iniziative promosse dal CNAPPC, dai documenti di studio del MIUR (alcuni esempi: rapporto tra lo spazio della scuola e lo spazio esterno, gli spazi della didattica, dentro e fuori dalla scuola – il percorso casa-scuola – il quartiere educante) e dai programmi europei e del Governo italiano (alcuni esempi: New European Bauhaus - PNRR).
Nel corso delle quattro annualità già svolte, a partire dall’anno scolastico 2018/2019, hanno partecipato al Progetto circa 200 scuole di ogni ordine e grado di tutte le regioni italiane, sono stati coinvolti complessivamente circa 5.000 bambine/i ragazze/i, i loro insegnanti, i dirigenti scolastici e oltre 100 architetti/tutor individuati attraverso gli Ordini territoriali.
Nel corso degli anni “Abitare il Paese – La cultura della domanda” ha consentito di attivare a livello locale nuove sinergie tra Ordini provinciali degli Architetti PPC e le Scuole del territorio, di diverso ordine e grado; ha generato un effetto moltiplicatore, sia all’interno delle scuole sia all’esterno, favorendo meccanismi partecipativi per rigenerare parti di città, a interventi nei quartieri che gravitano intorno alla scuola, a interventi più piccoli di modifica degli spazi delle aule scolastiche. Sono state avviate anche fruttuose contaminazioni interdisciplinari nelle programmazioni curriculari nelle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado; diversi sono gli istituti che hanno inserito il progetto all’interno dei PON già programmati o in programmazione, ampliando così l’offerta formativa delle attività curricolari ed extracurricolari.
A seguito di questi primi anni di sperimentazione e ricerca attorno al progetto sembra ormai maturo il tempo per avviare un percorso con il Ministero dell’Istruzione, di riconoscimento dei temi sviluppati dal progetto nell’ambito dell’Educazione Civica e dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento).
Lilia Cannarella, responsabile Dipartimento Partecipazione, Inclusione sociale e Sussidiarietà
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