La II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sta proseguendo proseguito l’esame delle proposte di legge recanti Disposizioni in materia di equo compenso e di clausole vessatorie nelle convenzioni relative allo svolgimento di attività professionali in favore delle banche, delle assicurazioni e delle imprese di maggiori dimensioni, ed ha adottato, nella seduta del 29 giugno 2021, un testo base, che riprende e riassume tutte le disposizioni presenti negli altri disegni di legge.
Tale testo, nel definire l’equo compenso e individuare l’ambito di applicazione della relativa disciplina per tutte le professioni, aggiunge una serie di commi all’articolo 2233 del codice civile, rendendo nulle le pattuizioni che prevedano un compenso manifestamente sproporzionato rispetto all’opera prestata o al servizio reso, individuando nuove disposizioni tese a specificare quali clausole debbano ritenersi vessatorie, e regolamentando il procedimento dinanzi al Tribunale.
Viena altresì previsto per il professionista la possibilità che il parere di congruità emesso dall’Ordine, in alternativa alle procedure di ingiunzione di pagamento, possa acquistare l’efficacia di titolo esecutivo, e che i diritti individuali omogenei dei professionisti possono essere tutelati anche attraverso l’azione di classe, che potrà essere proposta dal Consiglio nazionale dell’ordine al quale sono iscritti i professionisti interessati.
Occorrerà verificare l'iter dei lavori parlamentari per eventuali ed ulteriori modifiche o integrazioni di tale costituenda norma di legge.