Sabato 18 marzo 2017 si è tenuto ad Hong Kong l’evento inaugurale della mostra “Architecture Made in Italy - Italian Architecture Prize 2016”, ideata e promossa congiuntamente dai Dipartimenti Esteri e Cultura del CNAPPC, all’interno del Run Run Shaw Media Centre della City University of Hong Kong.
Alla presenza del Console Generale d’Italia Antonello De Riu, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Andrea Giagnoli, del vicepresidente dello Hong Kong Institute of Architects Ho Man Yiu Ivan, del presidente della City University of Hong Kong professor Way Kuo e del Dean del College of Science and Engineering professor Hong Yan, la mostra è stata aperta dal coordinatore del Dipartimento Esteri del CNAPPC Livio Sacchi.
“Architecture Made in Italy - Italian Architecture Prize 2016”, in programma all'estero e successivamente in Italia, è un'installazione itinerante nella quale è presentata una consistente selezione degli architetti iscritti al Premio Architetto Italiano 2016, organizzato da Alessandra Ferrari coordinatore del Dipartimento Cultura del CNAPPC. Il prossimo appuntamento è previsto a Doha, in Qatar, il 10 maggio 2017.
L’inaugurazione è stata preceduta da una presentazione - tavola rotonda che si è tenuta nell’auditorium adiacente agli spazi espositivi, alla quale hanno preso parte, fra gli altri, gli architetti Gianni Talamini della stessa City U, Beatrice Leanza, Raffaella Bernasconi, Antonio Inglese, Joseph Francis Wong oltre ai citati Ho Man Yiu Ivan e Livio Sacchi.
Mostra ed evento, curati da Gianni Talamini e Christine Kaiser, sono stati organizzati in collaborazione con l’ICE - ITA, Italian Trade Agency del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di favorire l’internazionalizzazione del lavoro degli architetti italiani, promuovere le migliori realizzazioni, agevolare e semplificare il lavoro italiano all’estero. Il CNAPPC intende in questo modo accompagnare la crescita degli studi e mostrare le loro capacità d’innovazione perché diventino sempre più competitivi sui mercati stranieri, agevolando gli scambi internazionali, soprattutto dei giovani professionisti, e favorendo la formazione di gruppi di lavoro misti.