Bard, Aosta, 11 ottobre 2019. “Un'immensa occasione di approfondimento e di confronto anche per il mondo politico, che affida agli architetti un ruolo che va al di là dell'esercizio di una professione, capace di rappresentare la città come sistema di vita di una comunità, con tutte le sue relazioni con il territorio”.
Così il Vicepresidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Luca Distort, nell'aprire i lavori del Convegno di studi “Progettare il Paese - dare futuro alle città e ai territori in cui viviamo” organizzato al Forte di Bard dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard e con il sostegno del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta,
“Tutto questo - ha proseguito - fa degli architetti gli interpreti di avanguardia di un approccio allo spazio antropizzato dove la classe politica ha il dovere di promuovere, insieme a valide iniziative legislative, quegli strumenti operativi, concreti ed efficienti, quali i meccanismi concorsuali, i concorsi di idee, i concorsi di progettazione e tutti i meccanismi partecipativi, a doppia direzione, che sono alla base di un modo responsabile di far parte della società.”
“Già nella convenzione tra la Regione autonoma Valle d’Aosta e l’Associazione Forte di Bard sono esplicitate la missione e gli scopi di valorizzazione storica, culturale e monumentale del Forte, del borgo e dell’area afferente - ha spiegato il Direttore del Forte di Bard, Maria Cristina Ronc -. In modo particolare la nostra governance auspica che vengano valorizzate tutte le funzioni formative, riguardanti le azioni di ricerca e di comunicazione che possano innalzare il livello di conoscenza e consapevolezza della cultura alpina e montana in generale e di quella valdostana nello specifico. Il Convegno ideato con il Consiglio Nazionale degli Architetti va in questa direzione e corrisponde ai nostri obiettivi di sviluppare le tematiche legate alle modificazioni del paesaggio, del clima e dei fenomeni di antropizzazione. Domani verrà presentata una proposta di legge sulla Rigenerazione Urbana che ci piacerebbe fosse ricordata come la “Legge di Bard”.
Per Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti “per dare futuro alle nostre città ed ai nostri territori serve un eccezionale progetto politico, una visione strategica, azioni concrete, quindi, in una visione olistica della città e dei territori che abbia l’uomo al suo centro. Non possiamo non sottolineare come l’Italia su questi obiettivi sia in forte ritardo, con poche eccezioni, e ciò è grave per un Paese in condizioni economiche e demografiche come il nostro; allo stesso tempo la stagione che si apre per la rigenerazione urbana sostenibile può essere oggi quella di una eccezionale, stimolante occasione di rinnovamento e rilancio, assolutamente non rinviabile. Ciò comporta la necessità di pianificare, progettare, realizzare, gestire un contesto che non ha più la centralità nell’espansione, quanto piuttosto in una politica in gran parte fondata sull’integrazione all’interno di un tessuto urbano e sulla rigenerazione.
Il Convegno si articolerà, nella giornata di oggi, nelle Tavole rotonde “Le politiche territoriali del nuovo ciclo della Coesione 2021- 20127”; “Il futuro della città media italiana”; “Il futuro della città storica”; nella inaugurazione della mostra “Trasformazioni Urbane Innovative” e nella presentazione del libro “Elogio alla Città” del Presidente emerito della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick.
Va segnalato come evento collaterale della prima giornata l’inaugurazione della mostra “Nuovi scenari alpini” a cura dell’Ordine Architetti Valle d’Aosta con Urban Reports.
Il Convegno di studi proseguirà nella giornata di domani con la presentazione della Proposta di Legge per le Città degli architetti italiani, sarà chiuso dalla Tavola rotonda “Il futuro del territorio tra vecchi e nuovi valori”.