Un panel su “Accesso al credito e opportunità” è stato ospitato nella seconda giornata della Conferenza Nazionale degli Ordini con gli interventi dell’architetto Giuseppe Santoro, Presidente Inarcassa, dell’avv. Riccardo Graziano, Segretario Generale Microcredito, del dr. Angelo Peppetti dell’Ufficio credito e sviluppo delll’ABI e del dr. Nicola Forte, consulente CNAPPC.
Nella sua introduzione, il Consigliere nazionale Massimo Giuntoli, responsabile Dipartimento Lavoro del Consiglio Nazionale, ha ricordato che l’accesso al credito si inserisce nel “Piano nazionale di lavoro” approvato dal CNAPPC e a disposizione degli Ordini territoriali.
“Dobbiamo costruire - ha detto - una cultura economica e finanziaria per gli Architetti PPC. Il mercato delle professioni vale circa 30 miliardi di euro, quello relativo alla nostra professione solo circa 3. L’accesso al credito deve servire per aggredire meglio il complesso del mercato professionale. Ogni nostro collega deve pertanto avere a disposizione gli strumenti adeguati anche per crescere imprenditorialmente. Tutto ciò - insieme all’incentivazione delle aggregazioni professionali - per essere più competitivi sui mercati europei e internazionali”.
Giuntoli ha ricordato il progetto "Yes I startup”, finanziato dall'Ente nazionale per il microcredito e realizzato in collaborazione con l'ANPAL che si pone come iter formativo rivolto ai NEET, alle donne inattive, ai disoccupati di lunga durata, alle ditte individuali o società. La seconda fase è finanziata da Invitalia. L’auspicio è che gli Ordini diventino soggetti attuatori nel processo di realizzazione di questo percorso.
Rivolto al futuro lo sguardo dell’architetto Giuseppe Santoro, Presidente di Inarcassa che ha sottolineato come l’organismo stia iniziando ad investire in strategie nuove, non più verso orizzonti brevi ma verso idee di più lungo periodo ricordando, al riguardo, le nuove piattaforme quali Zaira, la prima meta influencer di Buzzoole, con fondi condivisi dove confluiscono diversi professionisti. Qualche altro spunto di Inarcassa proposto da Santoro: record di iscritti pari a 176.200 professionisti; 106 milioni di euro investiti nel 2021 in sostegno della professione e per agevolazioni di pagamenti; un forte sviluppo delle STP. “Una consapevolezza: la nostra attività professionale cambierà sempre di più nel futuro”.
“Non solo gli architetti ma anche altri professionisti non sono esperti di economia e finanza” ha detto l’avv. Riccardo Graziano, Segretario Generale Microcredito in apertura del suo intervento. Noi mettiamo a disposizione tutta una serie di strumenti quale il microcredito imprenditoriale che è passato dal tetto dei 25/30 mila euro a 40/50 mila euro, con l’ipotesi che possa arrivare a 75/100 mila euro per le srl, Graziano ha poi presentato una proposta: quella di creare una specifica Commissione dedicata al microcredito che funga da interfaccia tra gli Ordini locali e le Banche convenzionate e che svolga anche l’attività di tutoraggio. Servirebbe anche creare una struttura fisica per gestire queste pratiche. Graziano si dichiara anche pronto a realizzare sinergie con Inarcassa anche perché in questa fase serve far sentire la vicinanza della mano pubblica ai professionisti e agli Ordini. Ricorda anche che il modello italiano del microcredito viene replicato anche da molti paesi stranieri.
Per il dottor Nicola Forte, consulente del CNAPPC, la non facile necessità dell’equilibrio dei conti e la carenza di una cultura economica sono problemi per tante categorie professionali che vedono frenata la crescita e il potenziamento degli studi professionali. Il nostro sistema fiscale, inoltre, è del tutto inadeguato a favorire lo sviluppo degli studi, anche per il fatto che il Legislatore si è quasi dimenticato di questi ultimi preferendo favorire le imprese penalizzando, di conseguenza, le professioni. Qualche esempio: un professionista può portare in deduzione solo gli interessi passivi legati all'acquisto di beni strumentali, gli interessi passivi legati al finanziamento di altre attività sono, invece, indeducibili. E ancora: l'Agenzia delle Entrate legge l'aggregazione tra professionisti come un atto di trasferimento di beni e ciò si traduce in imposte da pagare di una portata tale che disincentiva l'aggregazione stessa. La via da percorrere - per Forte – è il varo di una serie di modifiche normative del sistema fiscale che va adeguato alla realtà professionale".
Il dottor Angelo Peppetti dell’Ufficio credito e sviluppo delll’ABI, ricorda la consolidata collaborazione con il Consiglio Nazionale e, recentemente, la firma - per il CNAPPC del Consigliere Segretario, Gelsomina Passadore - delle aggiornate “Linee guida sulla valutazione degli immobili” da parte. “Lavoriamo – ha detto - per obiettivi condivisi nel solco dell’esperienza positiva di questi anni. Serve un fronte comune su tanti temi quale ad esempio il 110%. Su quest’ultimo, non abbiamo avuto alcun aiuto dalla burocrazia che ha mostrato la volontà di fermare l’iniziativa mentre noi auspichiamo che essa venga modificata ma non sospesa”. Ha poi ricordato che ogni piccola variazione nella norma impone alle banche l’attivazione di tutta la complessa procedura per la sua implementazione.