Prende il via il 21 novembre, negli spazi degli Arsenali Repubblicani la terza Biennale di Architettura di Pisa, promossa da LP – Laboratorio Permanente per la Qualità Urbana e diretta quest’anno dall’architetto Alfonso Femia.

Quest’anno la Biennale affronta il tema dell’acqua attraverso prospettive diverse, con l’obiettivo di immaginare come correggere e rallentare gli esiti del cambiamento climatico e come l’architettura possa contribuire nella gestione dell’acqua attraverso una progettualità consapevole e matura.

La Biennale esporrà i progetti degli studi e degli artisti che hanno scelto di rispondere alla Call for Action rivolta a 50 professionisti internazionali. Accanto ad autorevoli esponenti del progetto contemporaneo, giovani emergenti potranno spaziare dal disegno dell’oggetto al masterplan, passando per la scala del quartiere, della città, dell’edificio, avendo come filo conduttore e riferimento il tema dell’acqua.

Una mostra personale di Alfonso Femia testimonierà quanto il “tempodacqua” appartenga alla sua esperienza e sensibilità. La sintesi del pensiero e la visione si riveleranno nella presentazione dei “progetti d’acqua” di Adrar nel deserto rosso in Algeria; dell’installazione Oasi Urbana e della Città Subacquatica di Marsiglia.

Dieci giorni di eventi, talk, mostre dedicate all’architettura del “Tempodacqua”, saranno l’occasione per sviluppare un’analisi e mettere in campo una serie di proposte e progetti, sollecitati da una Call to Action rivolta a studi di progettazione internazionali.

Nel comitato scientifico della Biennale di Architettura di Pisa presieduto da Massimo Pica Ciamarra, il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC Giuseppe Cappocchin.

 

 

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