Acqua, energia, beni culturali e migrazioni. Queste i temi che l’architettura deve affrontare per uno sviluppo sostenibile e che l'Unione Mediterranea di Architetti (Umar) ha approfondito durante la sua assemblea generale che si è svolta il 4 e 5 maggio a Palma di Maiorca.
Durante la due giorni di confronti è stato il Collegio Ufficiale di Architetti delle isole Baleari a fare da anfitrione alle tredici associazioni e ordini professionali, che hanno partecipato ai dibattiti e alle tavole rotonde sugli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, fissati dall'Agenda Urbana 2030 e concordati nel 2015 dai leader mondiali nel Vertice dello Sviluppo Sostenibile.
“Due giorni molto intensi“ - spiega l’architetto Lilia Cannarella, vicepresidente aggiunto del Cnappc e neoeletta tesoriere Umar - “di confronto tra i paesi dell’Area del Mediterraneo aderenti all’Organizzazione internazionale su temi, obiettivi e azioni concrete per rilanciarne l’attività e promuovere una crescita condivisa e sostenibile dei paesi dell’Area del Mediterraneo attraverso un’architettura di qualità. Il risultato ottenuto è il frutto della partecipazione del Cnappc al dibattito internazionale sui temi delle città e dei beni culturali anche attraverso gli incontri bilaterali già da tempo avviati con i Consigli nazionali degli Architetti di Francia e Spagna e dal lavoro svolto negli anni dall’architetto Giorgio Parodi, delegato del Cnapp all’UMAR e componente del bureau esecutivo”.
A conclusione dell’Assemblea Umar si è svolta l'elezione del nuovo bureau esecutivo, fra i candidati provenienti da Spagna, Italia, Francia, Egitto, Libano, Malta, Palestina e Tunisi sono stati eletti: Wassin Naghi (Libano), presidente; Juana Canet Rossello (Spagna), vicepresidente; Iman Osama Abdel Gawad (Egitto), segretariato generale; Lilia Cannarella (Italia), tesoriere e Natalina De Costa (Francia) consigliere.
Per la prima volta nella storia dell’Unione degli Architetti del Mediterraneo entrano a far parte del bureau esecutivo ben quattro donne su cinque componenti.