La Rete Professioni Tecniche a più riprese ha espresso forte approvazione nei confronti del cosiddetto Superbonus, una delle più importanti misure assunte dal Governo. Un provvedimento che ha determinato molte aspettative nei settori delle costruzioni e dell’impiantistica e che, nonostante qualche complicazione nell’impianto normativo e attuativo, ha visto la ferma volontà di tutti di risolvere le incertezze.
Le indiscrezioni che circolano in queste ore, tuttavia, hanno suscitato l’allarme dei professionisti tecnici, soprattutto in relazione alla mancata proroga del provvedimento almeno fino al 2023. Per questo motivo la RPT ha scritto una lettera al Premier Giuseppe Conte e al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Mai come ora, scrive la RPT, gli operatori economici e i consumatori hanno bisogno di un quadro certo e stabile di misure che consentano di fornire una indicazione certa al mercato, nella convinzione che la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio costituisca una delle massime urgenze.
La Rete sottolinea che in questi mesi difficili mai si è avvertito, negli operatori come nelle forze politiche, tanto consenso nei confronti di uno strumento, il Superbonus, che si è inserito in un filone da anni virtuoso come quello degli incentivi per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici. Strumento reso ancora più accattivante dall’idea di potenziare la cessione del credito, finalmente ammessa in favore di ogni soggetto disponibile all’acquisto del credito di imposta, compresi gli istituti bancari.
Questa misura, però – afferma la RPT - ora ha bisogno di continuità, affinché le imprese e le famiglie abbiano la possibilità di programmare nel tempo gli interventi e non vada disperso, nell’incertezza, lo sforzo che da più parti è stato messo in campo. La necessità di un periodo ragionevolmente lungo di applicazione del “Superbonus” è un elemento rimasto sempre in primo piano in tutti i numerosi dibattiti che si sono susseguiti, nei confronti del quale si è sempre registrata la più ampia condivisione.
La RPT, pertanto, ha espresso nella lettera l’auspicio che la suddetta proroga non cada nel vuoto e possa invece essere raccolta con convinzione negli atti che il Governo si appresta a varare nell’ambito della prossima legge di bilancio.
Roma 18 novembre 2020.