Si ha spesso la tendenza a semplificare la designazione del nostro Ente, denominandolo solo come Ordine degli Architetti. Nella realtà, il nostro Ordine è molto di più: raggruppa infatti tutti gli architetti che esercitano la professione di progettisti, di pianificatori, di paesaggisti e di conservatori.
La nostra volontà attraverso questo evento celebrativo è di cercare il più possibile di mettere in evidenza il ruolo dell’architetto, dichiarando tutte le sue capacità tecniche e culturali.
Come Consiglio abbiamo invitato quattro studi internazionali, che illustreranno le loro esperienze professionali, portandoci, attraverso un viaggio nel mondo, a riflettere sulle opportunità del nostro lavoro. Abbiamo voluto invitare studi che non avessero già esercitato professionalmente in Torino e che contestualmente suscitassero curiosità per arricchire, attraverso la loro pratica progettuale, il bagaglio culturale di tutte le persone che avranno piacere di partecipare.
Questi diversi approcci al progetto e alla professione per altrettante interpretazioni della cura dello spazio, e per un arricchimento allo stimolo progettuale della platea torinese, e non solo, saranno illustrati nel corso di quattro appuntamenti che si terranno all’Auditorium Vivaldi (Piazza Carlo Alberto 5/A Torino) dal 27, 28, 29 e 30 giugno prossimi.
Si inizia con Setzu Ito per lo studio Ito, designer e architetti cresciuti accademicamente e professionalmente in Giappone; Shinobu e Setsu sono milanesi di adozione e attualmente svolgono attività di consulenti tra Milano e Tokyo. Le loro opere, pubblicate ed esposte in tutta Europa e in Giappone, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti e alcune rientrano nella collezione permanente del museo di Arte Contemporanea di Monaco e della Triennale di Milano. Setsu svolge anche attività accademica come docente presso il Politecnico di Milano, la Domus Academy e l’Istituto Europeo di Design e a Tokyo presso la Tsukuba University e la Tama Art University.
Si prosegue con Tim Edler, realities:united, Berlino Germania, inizialmente co-fondatori del gruppo artistico transdisciplinare “Kunst und Technik” a Berlino (1997-2000), i fratelli Jan e Tim Edler hanno fondato “realities:united” come “studio per l’arte e l’architettura” nel 2000 e hanno ottenuto riconoscimenti internazionali per l’avvio e la realizzazione di installazioni artistiche e ibride su scala architettonica e urbana in tutto il mondo.
Tra i loro progetti più conosciuti ci sono BIX – facciata luminosa e multimediale per la Kunsthaus di Graz di Peter Cook -, Big Vortex – proposta di arte pubblica per l’impianto di termovalorizzazione di Bjarke Ingels a Copenaghen – e Flussbad Berlin – progetto pluripremiato per riconquistare all’uso collettivo il fiume Spree nel centro storico di Berlino. Opere dei fratelli Edler sono inclusi in collezioni museali al MoMA di New York, in diverse collezioni private e in diverse collezioni pubbliche d’arte in Europa, Nord America e Asia.
Il programma di Giovedì 29 giugno prevede l’incontro con Noelia Monteiro per Estudio Flume Cofounder dell’Estudio Flume, studio brasiliano che lavora su progetti socio-ambientali attraverso i quali mira a rafforzare le opportunità nelle comunità rurali attraverso l’architettura, l’urbanistica e la creazione di strutture resilienti; Monteiro insegna presso l’Escola da Cidade e coordina il gruppo di ricerca Ways of Living sull’isola di Marajó – Pará. Laureata presso l’Università Nazionale di Cordoba nel 2008, ha completato un corso post-laurea in Housing and the City presso la Facoltà di Architettura e Urbanistica Escola da Cidade di San Paolo. Attualmente sta svolgendo una ricerca per il suo dottorato in design presso la Technische Universität di Berlino.
Graça Correia e Roberto Ragazzi per lo studio CORREIA/RAGAZZI ARQUITECTOS - che sono tra gli architetti segnalati nello YEAR BOOK edizione 2017, sezione Restauro e Recupero del Premio “Architetto Italiano” e “Giovane Talento dell’Architettura italiana” promosso dal CNAPPC - concluderanno il ciclo di incontri per il Centenario dell’istituzione degli Ordini degli Architetti italiani.
Fondato nel 2005 da Graça Correia e Roberto Ragazzi, lo studio portoghese persegue la qualità dei progetti attraverso l’innovazione e il rigore, nella convinzione che l’architettura sia un processo di sintesi; un processo straordinario che termina in un bene materiale, ma nel quale confluiscono fattori di diversa natura, materiale e immateriale, come l’interpretazione di un luogo, l’identificazione di un problema di scala o l’utilizzo di materiali la cui plasticità ha una grande importanza nel nostro lavoro. Fondamentale è l’individuazione e il dominio della logica costruttiva associata a questi elementi.
Maria Cristina Milanese
Presidente dell’Ordine Architetti PPC della provincia di Torino