L’ Università di Ferrara capofila di un progetto europeo che sarà alla base di qualsiasi ipotesi di ricostruzione della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi.
La sfida che ora coinvolge scienziati, architetti e ingegneri di tutto il mondo è quella di ricostruire questo monumento, ma per farlo serve sapere esattamente come era prima del rogo e in quale posizione erano ogni singolo trave o pietra.
Non solo, serve poi prendere questi dati e trasporli all'interno di uno strumento digitale che permetta di poter effettuare modifiche. Manca insomma una mappa precisa e dettagliata della struttura in 3D che permetta di simulare eventuali interventi.
A fornirla sarà INCEPTION, progetto sviluppato da un consorzio di quattordici partner europei coordinati dall'Università di Ferrara.
"Esistono numerosi rilievi e modelli tridimensionali della cattedrale danneggiata - spiega Roberto Di Giulio, del Dipartimento di Architettura di Unife, coordinatore della ricerca - .Ma per renderli utili e utilizzabili dai tecnici servirebbe una piattaforma in grado di consentirne l'accesso e la gestione sulla base di standard comuni e strumenti interoperabili". Esattamente questo è l'obiettivo di INCEPTION, progetto di ricerca finanziato dalla Comunità europea con 4 milioni di euro. ".
"L'Università di Ferrara presta particolare attenzione al patrimonio culturale e alla sua salvaguardia con tecnologie innovative - afferma il Rettore, Giorgio Zauli -. L'ateneo è interlocutore credibile in Europa su alcuni temi nei quali esprime chiara eccellenza e unicità. Tra questi c'è la digitalizzazione dei beni culturali per preservarli e ricostruirli in casi di calamità".
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