Pronti i primi fondi per realizzare opere contro il dissesto idrogeologico: si tratta di 1-1,2 miliardi che serviranno per gli interventi più urgenti, tra cui Genova, l'Arno, il Seveso e il Sarno. In lista circa 600 opere su un totale di 7.000 proposte dalle Regioni. Dati questi diffusi nel corso di un convegno dell'Anbi (Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni) incentrato proprio sulla 'manutenzione dell'Italia' e in cui e' stato presentato un piano anti-dissesto in cui si propongono interventi di manutenzione straordinaria per 3.335 opere e un valore di 8,4 miliardi.
Per il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti "quella della lotta al dissesto e' una priorità assoluta. Abbiamo semplificato il sistema “affidando ai presidenti di Regione il ruolo di “commissari straordinari" e sveltire l'apertura dei cantieri. Questo "ci permette di spendere parte di quei 2,3 miliardi bloccati fino ad oggi". Inoltre “in sette anni ci saranno a disposizione 7 miliardi (con l'aggiunta di Fondi Ue); cosa che non risolve il problema ma "ci permette di affrontare le emergenze". "Abbiamo la lista da 15 giorni con le opere che servono per essere più sicuri - ha spiegato D'Angelis, alla guida di Italia sicura - sono 7000 opere per 19 miliardi". Di queste però "il 90% non sono cantierabili perché ' mancano studi e progettazione; il 10% possono andare a gara e s ipossono tradurre in interventi per 1-1,2 miliardi. Tutta questa cifra la finanziamo nel 2015 con "una norma nel collegato ambientale". Ma D’Angelis avverte: "abbiamo ancora quasi 6.000-6.500 opere da progettare"; per questo c'e' un Fondo ad hoc da 200 milioni per "sbloccare la situazione bloccata da anni". Anche perchè "la pianificazione e' la prima prevenzione".