edilportale.com 
23 giugno 2016
Rossella Calabrese

 

La conferenza Stato-Città-Autonomie locali ha dato il via libera all’unanimità allo schema di decreto del ministro dell’Ambiente che determina, attraverso modelli e linee guida, le modalità di accesso dei Comuni al finanziamento degli interventi di rimozione o demolizione di opere ed immobili in aree a rischio idrogeologico.

Così il Ministero dell’Ambiente rende nota l’imminente attivazione del Fondo da 10 milioni di euro previsto dal Collegato Ambientale e destinato a supportare i Comuni nell’abbattimento degli edifici abusivi costruiti in aree a rischio idrogeologico.

Lo schema di provvedimento fissa i criteri per l’individuazione delle priorità degli interventi di demolizione e rimozione, che riguardano nello specifico opere ed immobili realizzate in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, o dei quali sia stata comprovata l’esposizione al rischio, in assenza o totale difformità dal permesso di costruire.

Il finanziamento riguarda i costi degli interventi, comprensivi delle spese tecniche ed amministrative, per i quali sia presente un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei tempi stabiliti: proprio per l’incidenza economica che possono avere alcune tipologie di spese, sono ricomprese in quelle tecniche anche le voci riguardanti il conferimento in discarica dei rifiuti misti, non inquinanti, la raccolta, l’imballo, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi, ma anche il ripristino naturalistico dell’area interessata.

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