In una nota congiunta inviata ad InarcassaFrancesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC e Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri hanno fatto il punto sul ruolo centrale e determinante che la Cassa, in merito al Superbonus, potrebbe svolgere a favore dei propri iscritti. E’ indubbio che la misura stia rappresentando una straordinaria occasione di crescita per le professioni di ingegnere e di architetto, sia dal punto di vista tecnico-professionale che da quello reddituale e quindi previdenziale. E’altrettanto indubbio che, l’utilizzo generalizzato dello sconto in fattura come sistema di pagamento, abbia determinato per buona parte dei professionisti impegnati, l’accumulo di ingenti quantità di crediti fiscali che, per mancanza di liquidità, sono motivo di forte e preoccupante criticità per numerosi studi professionali,

Tenuto conto delle ultime modifiche legislative contenute nel “Decreto Aiuti Bis” - che ha modificato la disciplina della responsabilità in solido dei cessionari, limitandola ai soli casi di dolo e colpa grave, ponendo così al riparo da ogni responsabilità il cessionario che intenda acquistare unicamente dal sistema bancario -  e della disciplina dei sistemi di manleva adottati da buona parte degli Istituti Bancari cedenti, che metterebbero in totale sicurezza il cessionario da eventuali “sequestri preventivi” dei crediti acquisiti, la proposta dei due Consigli Nazionali è  quella di guardare alla soluzione messa in atto dalla Cassa Geometri.

Soluzione che prevede l’acquisto del credito ad un costo pari all’esatto valore della fattura emessa dal professionista, concentrando nel 10% aggiuntivo, previsto dalla normativa, una equa remunerazione per la Cassa stessa e per la banca che svolge i servizi connessi, assicurando al professionista condizioni di acquisto del credito più vantaggiose rispetto ad altri operatori che perseguono esclusivamente fini commerciali ed in alcuni casi speculativi.

L’auspicio di Architetti e Ingegneri, fermo restando che la risoluzione della questione relativa ai crediti spetti al Governo, è quello che, in tempi molto brevi, Inarcassa possa offrire agli iscritti la stessa opportunità che la Cassa Geometri ha già offerto ai propri associati, con importi adeguati alla platea degli iscritti e alle capacità di compensazione del credito posseduta da Inarcassa, evitando, così, l’incombente rischio di “fallimento” che grava su numerosi professionisti.

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