Con al GURI n. 205 del 4 settembre è stato pubblicato il decreto legislativo 101 del 10 agosto 2018, inerente le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale ai principi del Regolamento europeo 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati).
Tale testo armonizza le disposizioni italiane del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003), integrandolo ed adeguandolo rispetto alle norme del Regolamento Europeo 2016/679 sulla privacy ed entrato in vigore il 25 maggio scorso.
Da una prima lettura del testo emerge, in particolare, in base all’art. 22, comma 13, che per i primi otto mesi dalla data di entrata in vigore di tale decreto legislativo, il Garante per la protezione dei dati personali terrà conto, ai fini dell’applicazione delle sanzioni amministrative e nei limiti in cui risulti compatibile con le disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, della fase di prima applicazione delle disposizioni sanzionatorie, rendendo così possibile una verifica e valutazione più benevola nella verifica e valutazione dell'attuazione delle nuove disposizioni sulla privacy.
Oltre a ciò, al fine di cogliere e percepire ogni aspetto di tale testo, si evidenzia che sarà comunque opportuna una sua attenta analisi, anche al fine di comprendere, non solo da un punto di vista formale ma anche e soprattutto sostanziale, le numerose abrogazioni in esso contenute.

 

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