Un Incontro promosso dalla Triennale di Milano, al quale hanno partecipato giovani professionisti, rappresentanti degli studi di architettura, esponenti del Governo, degli Ordini professionali, giuslavoristi ed esperti, ha rappresentato l’occasione per un confronto sulla situazione lavorativa nel nostro Paese nell’ambito dell’architettura.

Un argomento di stretta attualità, venuto alla ribalta a seguito di una serie di inchieste giornalistiche che hanno messo a fuoco la condizione dei professionisti, soprattutto giovani, che hanno denunciato precarietà e sfruttamento: una per tutte, le “false partite iva”.

Un fenomeno, quello della precarietà, con tutto ciò che ne consegue, che non solo va assolutamente stigmatizzato, ma che rispetto alle trasformazioni in atto è storicamente superato.

Una recente indagine dell’OCSE mostra, infatti, come l’attività professionale presenti in Europa un deficit produttivo rispetto alle esigenze del mercato, colmabile attraverso l’introduzione di modalità di lavoro nuove e più avanzate.

Non è più il tempo di soluzioni individuali: il lavoro a partita iva è una risposta di retroguardia, non più adeguata ai processi in corso.

Come Consiglio Nazionale stiamo promuovendo azioni a favore delle aggregazioni professionali proprio per favorire le giovani generazioni di professionisti a strutturarsi per poter costruire il loro futuro ed accedere ad incarichi importanti.

La neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, comprese quelle riguardanti il passaggio da associazioni professionali a società tra professionisti prevista nel disegno di legge di delega fiscale è un primo passo in questa direzione ed un risultato ottenuto grazie al nostro impegno.

Compito del sistema ordinistico  - fermo restando, e  ciò deve essere chiaro -  che gli Ordini non sono Sindacati -  è quello di promuovere la figura dell’Architetto PPC, fornendo garanzie ai cittadini attraverso il Codice deontologico, agevolando comportamenti etici anche attraverso l’introduzione di specifici protocolli.

Ben vengano allora iniziative come quella dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Milano che ha realizzato Fair Work, il Vademecum per un lavoro equo e inclusivo che, intendendo disciplinare il rapporto tra studi professionali e collaboratori, ci sembra vada nella giusta direzione.

Francesco Miceli
Presidente CNAPPC

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