Le costruzioni rischiano di vedere in fumo 34 miliardi di investimenti nel 2020.
È questo il risultato della stima preliminare condotta dagli analisti del Cresme sull'impatto settoriale dell'emergenza sanitaria.
Edilizia e genio civile, includendo investimenti in nuova costruzione e manutenzione straordinaria, potrebbero subire una contrazione (valutata a valori costanti) del -22,6% rispetto al 2019.
Prima dell'emergenza sanitaria l’attività delle nuove costruzioni, (specialmente in ambito infrastrutturale) trainava il settore con una crescita del 2,4%.
Gli investimenti attesi nel 2020, valutati a valori 2019, erano quindi pari a circa 141 miliardi di euro; le stime preliminari del Cresme indicano, invece, che ci si potrebbe fermare ad appena 107 miliardi di euro, una perdita potenziale, appunto, pari a 34 miliardi di euro.
Rispetto al dato del 2019 (138 miliardi), la caduta è quantificabile in 31 miliardi di euro.
La stima è stata anticipata, insieme a un quadro di dettagliate analisi, da Cresme Lab, il think tank analitico al quale partecipano attivamente importanti industrie e distributori del settore delle costruzioni.
Fra 25 giorni è prevista una seconda previsione.