Le amministrazioni pubbliche, i professionisti, le imprese e cittadini sono alle prese con 84 ordinanze post terremoto: il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ha chiesto all'Ue di ottenere la deroga alla legge sulla concorrenza per superare le lungaggini burocratiche.
La richiesta è stata indirizzata al presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, e per conoscenza ai governatori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria comprese nel cratere sismico, e al presidente dell'Anci nazionale.
“Occorre un upgrade giuridico sovranazionale - ha spiegato il primo cittadino - l'unico che a questo punto può liberare da queste catene, da quello che può essere a ragione definito un terremoto burocratico".
Fioravanti ha detto di temere “l'auspicata rinascita dei comuni annichiliti dal sisma, dai silenzi assordanti dei centri storici delle aree interne che vivono uno spopolamento studiato dalla Politecnica delle Marche nella sua fisiologia e nelle cause, ma che il terremoto ha reso critico e, forse, irreversibile”.