"La corruzione è un danno per tutti, il problema e' l'invisibilità del reato corruttivo che può causare la sottovalutazione". Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell'Anac, incontrando gli studenti di un Liceo napoletano. "Sembra un fatto lontano - ha affermato - perchè il danneggiato in prima battuta non e' il cittadino, ma lo Stato". Nel campo degli appalti pubblici, per esempio "non c'e' concorrenza perchè se vincono sempre gli stessi, che senso ha partecipare?". Ed e' uno stato di cose "che influisce anche sui prezzi degli appalti, soldi pubblici che vengono sprecati". Inoltre, "se vinco gli appalti non perchè ho competenze, ma perché seguo altre vie, questo avrà incidenze sul lavoro perché non avrò interesse a dimostrare di essere bravo ne' a prendere professionisti bravi nel loro lavoro".
"La corruzione mette in discussione il merito - ha aggiunto - Le tangenti pagate per vincere l'appalto si scontano sulla qualità dell'opera e questo e' il Paese dove sono caduti viadotti senza che nessuno ci passasse. La corruzione fa danni soprattutto a chi non appartiene a quei sistemi".
"Le mafie sono organizzazioni economiche che devono fare affari per mantenere un tenore di vita alto - ha sottolineato - ed e' evidente che devono avere rapporti con il mondo pubblico e quel rapporto che hanno e' legato alla corruzione". "Ma a chi percorre vie traverse prima o poi sarà presentato il conto con gli interessi - ha concluso - chi non lo farà, farà più fatica, ma camminerà a testa alta".