Corriere del Trentino
27 gennaio 2017
Mariana Guazzi

 

Le architetture trentine di Giò Ponti (architetto, designer e saggista italiano di fama internazionale), realizzate negli edifici della centrale idroelettrica di Taio e Dermulo, sono a rischio.

La giunta provinciale, in seguito al ricorso presentato dai proprietari degli immobili, ha infatti approvato la ristrutturazione degli edifici per adibirli ad edifici residenziali. «Questa architettura è una delle più interessanti testimonianze di opera contemporanea presenti nella nostra regione — afferma Alessandro Franceschini, vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Trento — Per questo l’operazione di ristrutturazione è molto delicata e deve seguire le prescrizioni tese a conservare l’integrità dell’architettura di Giò Ponti».

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«In altre regioni italiane — conclude il vicepresidente — sono già state effettuate delle ristrutturazioni ad opere architettoniche, senza tuttavia modificare le caratteristiche che rendono unica l’architettura razionalista di Ponti: fare dei miglioramenti senza danneggiare l’intero patrimonio è possibile».

 

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