“La Magistratura, seppure con ritardo, può ora contare su strumenti adeguati per contrastare gli illeciti in campo ambientale. La guardia non può tuttavia essere abbassata: occorre recuperare il tempo perduto nei confronti di una criminalità in campo ambientale che non arresta la sua ascesa. Ciò soprattutto per il vantaggioso rapporto costi-benefici: massimo profitto criminale (stimato in circa 15 miliardi di euro l'anno) assicurato dalla pressoché totale impunità fino ad oggi garantita".
Per questa ragione, il Wwf, che plaude all'approvazione della legge che introduce nel codice penale i nuovi delitti ambientali, "intende intraprendere nell'ambito dei provvedimenti attuativi della riforma della pubblica amministrazione, una nuova battaglia: costituire un corpo specializzato di Polizia ambientale. Solo in questo modo si può pensare di prevenire in maniera efficace e contrastare il crimine ambientale sempre più sofisticato e organizzato".