"La giusta considerazione della dimensione ecologica nelle scelte di politica economica deve dar vita ad un nuovo Patto sociale basato sulla qualità, l'efficienza e la sostenibilità per far uscire il Paese dalla crisi. Bisogna mettere fine all'inazione, c'e' bisogno di un programma collegiale e unitario del Governo che individui azioni innovative per garantire il benessere degli italiani e lo sviluppo del Paese dando valore alla ricchezza del suo capitale naturale (la più ricca biodiversità d'Europa) e superando il deficit ecologico che sta diventando un handicap per il rilancio dell'economia.
E' un deficit che, ad esempio, si rileva dalle 16 procedure d'infrazione comunitarie ancora aperte in campo ambientale (fonte: Dipartimento Politiche europee della Presidenza del Consiglio) e dalle emergenze nazionali relative a singoli casi come Ilva, Eternit, Vado Ligure o di sistema come la cementificazione e il dissesto del territorio, la gestione dei rifiuti, le bonifiche e la qualità delle acque".
Questo chiedono al Governo 16 associazioni ambientaliste riconosciute che hanno presentato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, l'Agenda ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese: 55 proposte sui 15 filoni tematici salienti per il rilancio del Paese tra i quali: clima e energia; trasporti e infrastrutture; consumo del suolo; difesa del suolo; bonifiche; biodiversità ed aree protette; mare; montagna; beni culturali e paesaggistici; agricoltura; turismo e ambiente; ministero dell'Ambiente; diritti e delitti ambientali; andare oltre il Pil; informazione e educazione ambientale.