"I rischi al ribasso" sull'economia dell'Italia "sono legati a ulteriori ritardi nel recupero della domanda esterna", ma "le prospettive di crescita potrebbero trarre vantaggio da un'attuazione di successo del processo di riforma".
E' quanto emerge dal capitolo sull'Italia delle previsioni di autunno della Commissione europea. Inoltre nella prima metà del 2014, si legge nel documento, "il Pil reale ha continuato a contrarsi su base annuale, Con il commercio globale che ha perso slancio, le esportazioni italiane non sono riuscite a scatenare il recupero atteso degli investimenti nelle attrezzature". Inoltre, prosegue la Commissione europea, il settore delle costruzioni "si è contratto ulteriormente" a causa delle strette condizioni finanziarie.
Per contro, nota però Bruxelles, "il consumo privato ha lentamente recuperato dalla metà del 2013 anche grazie al blocco della perdita dei posti di lavoro". Tuttavia, "il recente indebolimento della fiducia suggerisce che l'attività economica resta debole nella seconda metà dell'anno. Di conseguenza, il Pil reale è previsto in calo dello 0,4% nel 2014", conclude Bruxelles.