In cinque giornate intense la prima edizione de La Biennale dello Stretto, la Mostra Internazionale d'arte, architettura, paesaggio, scrittura, video, fotografia dello Stretto, ha tracciato un percorso itinerante tra le due città metropolitane di Reggio Calabria e Messina, con eventi e dibattiti dedicati al Mediterraneo e alle “tre linee d’acqua” nelle loro differenti declinazioni: crinale, piana e costa.
Non si è trattato solo di un importante evento, ma di un progetto culturale di ampio respiro, intenzionato a diventare strutturale, che parte dall’architettura e si contamina di arte, musica, teatro e spettacolo. Questa Biennale ha innescato, nei propri fruitori presso il Forte Batteria Siacci di Campo Calabro, sede reggina dell’iniziativa, luogo invisibile per vocazione, una sensazione di appagamento del desiderio del bello. Un’esigenza, questa, che la Biennale dello Stretto ha fatto arrivare con forza alle istituzioni e all’intero territorio, giungendo fin sui banchi di scuola.
L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Reggio Calabria, co-promotore del progetto fin dalle sue origini, d’intesa con la Società benefit 500x100 e le due Amministrazioni metropolitane di Reggio e Messina, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Messina, a seguito della firma di un protocollo, d’intesa, ha avviato un confronto sinergico sui temi della città e del territorio, dell’architettura, del progetto, dell’innovazione e del design, ma anche sui ruoli e le responsabilità di ogni istituzione, ai vari livelli, politico, amministrativo e professionale.
La rassegna che ha accolto ospiti di caratura internazionale e esperti del mondo accademico e professionale, ha inoltre stimolato, attorno al dibattito tecnico/scientifico, la partecipazione di artisti e professionisti dello spettacolo, che con la creazione di spazi culturali dinamici, all’interno del Forte, hanno dato vita al processo di ri-appropriazione dei luoghi “invisibili”, restituendoli nel pieno della loro fruibilità fisica ed emotiva.
Questa prima edizione de La Biennale dello Stretto - il cui percorso trova origine nel 2018 con i viaggi di “Mediterranei invisibili” - si chiuderà a fine anno dopo ulteriori due appuntamenti già in programma rispettivamente a novembre e dicembre. Gli spazi resteranno infatti allestiti e aperti al pubblico con anche un servizio specifico dedicato alle scuole.
Va ricordato che l’iniziativa solo nella sede di Forte Batteria Siacci ha registrato, in quattro giorni, la presenza di circa 5.000 visitatori e nelle giornate fuori Biennale mantiene una costante di circa 250 visitatori al giorno.
Ilario Tassone, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Reggio Calabria