lavoripubblici.it
27 febbraio 2015
Gianluca Oreto 

 

Il disegno di legge sulla Concorrenza approvato dal Governo non piace a nessuna categoria professionale. Notai, avocati, commercialisti, ragionieri, farmacie, agenti immobiliari, il ddl scontenta un po' tutti senza alcuna esclusione.

In riferimento alla norma che prevedrebbe l'apertura dei rapporti con in privati anche alle società di ingegneria (Articolo 32 - Interpretazione autentica in materia di abrogazione del divieto di svolgimento in forma associata di attività professionali), ho fatto alcune domande ai Presidenti dei Consigli Nazionali di Architetti, Ingegneri e Geologi.

Primo a rispondere è stato Leopoldo Freyrie Presidente del CNAPPC.

Il Disegno di Legge sulla Concorrenza, come tale avrà un iter parlamentare, dà una interpretazione "autentica" della Legge Bersani che abrogava l'odiosa legge fascista che impediva, per le attività professionali, la costituzione delle società di capitale con lo scopo di impedire ai professionisti "non ariani", espulsi dagli Albi, di esercitare sotto mentite spoglie. La Bersani prevedeva un decreto attuativo, mai emanato, per regolare le forme societarie".

(...)

Come intende muoversi il CNAPPC?

"Noi siamo consapevoli che il mercato contemporaneo impone una diversificazione dei modelli organizzativi, anche per i professionisti e che qualunque tipo di organizzazione societaria che crei le condizioni per dare lavoro agli architetti è benvenuta: ma ciò deve avvenire su regole uguali per tutti. In questo senso stiamo intervenendo sul Parlamento, assieme agli altri colleghi della Rete delle Professioni Tecniche".

(...)

 

 

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