Sono otto le proposte che Legambiente ha indirizzato al Governo Meloni per tutelare in maniera più efficace lo straordinario patrimonio ambientale del Belpaese rappresentato dalle nostre coste: ripristinare, se necessario anche con modifiche normative, l'efficacia dell'art. 10bis della legge 120/2020 che affida ai Prefetti il compito di demolire le costruzioni abusive oggetto di ordinanze di abbattimento emesse ma non eseguite dai Comuni; rafforzare l'attività di contrasto delle occupazioni abusive del demanio marittimo.

Tra le proposte avanzate da Legambiente a Meloni anche rilanciare a livello nazionale e su scala locale la costruzione e l'adeguamento e/o messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione, migliorando in generale l'intero sistema di gestione, integrando il ciclo idrico (collettamento fognario e depurazione) con quello dei rifiuti (gestione fanghi di depurazione); efficientare la depurazione delle acque reflue, valorizzandole come risorsa e permettendone il completo riutilizzo in settori strategici come l'agricoltura, superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 4 185/2003) con l'attuazione del regolamento UE 741/2020; migliorare e rendere più efficienti ed omogenei i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale messe in rete nel Sistema Nazionale di protezione ambientale coordinato da Ispra (SNPA), approvando i decreti attuativi della legge 132 del 2016;

Inoltre Legambiente propone al Governo di regolamentare in maniera stringente lo scarico in mare dei rifiuti liquidi (acque nere ed acque grigie, acque di sentina, ecc.), istituendo, per esempio, delle zone speciali di divieto di qualsiasi tipo di scarico, anche oltre le 12 miglia dalla costa; promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e per la migliore tutela del mare e della costa; attuare da parte del governo e del Parlamento adeguati interventi normativi contro la pesca illegale, non dichiarata e non documentata.

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