"Il Pnrr deve cambiare ma non come dice qualcuno, cambiare per via di caro-energia o altre necessità che derivano dal complesso contesto nel quale ci muoviamo. Il Pnrr deve cambiare per evitare un tutti contro tutti pericoloso. E per evitare di mandare i Comuni in crash tra dieci bandi da cento pagine che al posto di generare coesione, contrappongono gli Enti come in una lotteria".
Così l'Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani. "L'esempio del caotico bando borghi del MIC è solo uno. Anche su scuole e asili si stanno facendo errori, finendo per penalizzare chi ne ha più bisogno. E premiando invece i migliori, che migliori sono già. O evitiamo di lasciare indietro qualcuno, o togliamo di mezzo le sperequazioni, altrimenti il rischio è che aumentino. In particolare tra aree urbane e aree montane, tra piccoli e grandi Comuni. E non va bene. I Comuni devono essere spinti a lavorare insieme, a costruire strategie e a pianificare insieme il futuro delle loro comunità. Altrimenti, se vincono solo alcuni, pochi, siamo, sono tutti perdenti”.