Con quasi 63mila di cui 24mila operatori internazionali e 28 paesi rappresentati si è chiusa alla Fiera di Bologna, l’edizione 2021 di Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l'architettura e dell'arredobagno.
La partecipazione si è attestata al 56% del risultato complessivo 2019: su quindici padiglioni del quartiere fieristico interamente occupati - pari a 150.000 metri quadrati di superficie complessiva - hanno esposto 623 aziende, di cui 361 del comparto piastrelle di ceramica, 87 dell'arredobagno, 175 appartenenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove superfici, delle attività di servizio.
"Sono convinto – ha sottolineato Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica - che gli investimenti fatti dai 623 espositori di Cersaie 2021 abbiano avuto il miglior ritorno possibile da una fiera che ha confermato la propria importanza nazionale ed internazionale presso i distributori, gli architetti, i posatori, gli operatori del real estate. Il mercato della ceramica registra da diversi mesi una buona congiuntura sui diversi mercati, grazie alle caratteristiche di salubrità, igienicità e sostenibilità ambientale intrinseche ai nostri materiali e ad una crescente attenzione verso la qualità abitativa, che i nostri prodotti sono in grado di dare alla casa ed agli altri ambienti frequentati".