A un anno dalla scoperta del paziente uno, un memoriale dedicato alle vittime del Covid per ricordare il dramma vissuto da Codogno e da tutti i suoi cittadini che nasce da una idea degli architetti Edoardo Betti, Marco Guselli e da Carlo Omini: tre piastre in acciaio a rappresentare Codogno e le sue due frazioni. Nell'area sarà inserito anche un melo cotogno (simbolo del comune lodigiano) avvolto da fiori e piante che escono direttamente della parte retrostante delle tre piastre.
"Si tratta di qualcosa che l'amministrazione e tutta la comunità vogliono fortemente - ha spiegato il sindaco Francesco Passerini - un luogo dove ricordare l'incubo che il nostro territorio ha vissuto e che oggi in misura lieve sta ancora vivendo. Un luogo che rappresenti la sofferenza, il dolore, la forza e la resilienza della nostra città e dei nostri concittadini. Sarà un posto in cui ricordare e pregare per chi non c'è più, inserito nel nostro contesto urbano a perpetua memoria anche per le generazioni future''.
Il monumento sarà anche ''un luogo di vita che ricorda un momento doloroso" ed è "frutto del lavoro di architetti e progettisti e della commissione insediata in Comune e che rappresenta tutte le sensibilità amministrative, il mondo della scuola e del volontariato della città. Insieme si è cercato di mettere le varie sensibilità, idee e aspettative per rendere un luogo sentito da tutti i cittadini qualcosa di loro, un punto da vivere e che abbia un significato storico''.