“Abbiamo oltre 6 miliardi per fronteggiare il dissesto in termini preventivi, ma la cosa importante è che con il ministro Provenzano titolare per la ripartizione dei fondi di sviluppo e coesione, stiamo negoziando per i prossimi 6 anni altri 6 miliardi per la prevenzione che si sommano a quelli che abbiamo già in cassa, e iniziamo ad avvicinarci ai 20 miliardi necessari per la prevenzione”. Insomma, “qualcosa sta cominciando a cambiare”.
Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Per il ministro “è assurdo che abbiamo mediamente un plafond da 5 miliardi per la Protezione civile per interventi” su eventi che causano “danni che piangiamo tutti ex post e non riusciamo a trasferirli sulla prevenzione, che invece ci consente di non piangere i morti”.
“Non è solo questione di appostamento delle risorse ma è una questione culturale, possiamo chiedere sempre alla Protezione civile di intervenire quando dovremmo chiedere la prevenzione?”.
Ciò detto, però, va considerato che “la prevenzione è attraversata da un sistema costituzionale che si appoggia all'art. 117 che prevede un intervento massiccio di Regioni e Comuni”.