Fu una delle più gravi catastrofi sismiche verificatesi in Italia. La scossa provocò nel 1908 la distruzione quasi completa delle città di Messina e di Reggio Calabria provocando oltre 120 mila vittime.
L’ evento di così vaste dimensioni condizionò per anni l'economia e le dinamiche demografiche delle aree colpite: ad un momentaneo spopolamento seguì un flusso migratorio richiamato dalla richiesta di manodopera per la ricostruzione.
Il terremoto del 1908 segna l'inizio dell'azione dello Stato italiano per la riduzione degli effetti degli eventi sismici, attraverso l'introduzione della classificazione sismica del territorio e l'applicazione di specifiche norme per le costruzioni nei territori classificati.