Il 30 ottobre 2019, 66 città sono state designate come Città Creative dell'UNESCO dal Direttore Generale Audrey Azoulay. Tra queste anche Biella per l'artigianato e Bergamo per la gastronomia.
La Rete delle Città Creative dell'Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile.
L’Unesco ha decretato Biella Città creativa in particolare per l’artigianato e l’industria tessile. Il riconoscimento internazionale rappresenta, per Biella, uno strumento di cambiamento sociale e di crescita per trasformare in posti di lavoro e fatturato turistico questo grande risultato.
Dopo Alba per la gastronomia e Torino per il design, Biella è la terza città del Piemonte a entrare nel circuito delle “Creative Cities”. L’Unesco conferma, così, il Piemonte una terra Patrimonio dell’Umanità.
La candidatura è stata sostenuta da una rete di soggetti pubblici e privati tra i quali l’Ordine degli architetti PPC di Biella. Per il progetto sono state raccolte in tutta Italia e nel mondo 140 lettere di sostegno e 74 firme dei sindaci locali.
Unesco ha riconosciuto invece alla città di Bergamo la sapienza dell’arte casearia del territorio orobico, con 30 produzioni storiche, 9 Dop e tre presidi Slow Food.
Le città creative sono riconosciute come laboratori di idee e pratiche innovative, capaci di costruire un contributo tangibile al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso pensieri e azioni innovativi.
La Rete delle Città Creative dell'UNESCO ora conta 246 città in tutto il mondo.