Secondo dati dell’Istat, nel 2017 sono 3 milioni e 700 mila le unità di lavoro a tempo pieno (ULA) in condizione di non regolarità, occupate in prevalenza come dipendenti (2 milioni e 696 mila unità).
L'aumento della componente non regolare (+0,7% rispetto al 2016) segna la ripresa di un fenomeno che nel 2016 si era invece attenuato (-0,7% rispetto al 2015).
L'incidenza del lavoro irregolare è più elevata nel settore dei servizi (16,8%) e raggiunge livelli particolarmente elevati nel comparto degli altri servizi alle persone (47,7%) dove la domanda di prestazione lavorative non regolari da parte delle famiglie è rilevante. Molto significativa risulta la presenza di lavoratori irregolari anche in agricoltura (18,4%), nelle costruzioni (17,0%) e nel Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (15,8%).