La Biennale di Architettura ha chiuso i battenti con un +6%, visitatori, il 50% under 26. Durata poco più di 6 mesi, questa Biennale, molto intensa sia per quanto riguarda la mostra, sia per quanto proposto dai padiglioni nazionali, si conclude con oltre 275mila visitatori, a cui si aggiungono 14.434 presenze durante la pre-apertura.
I dati, confrontati con i 260mila visitatori del 2016, registrano un incremento del 6%. Molto interessante, e di buon auspicio per il futuro, la presenza dei giovani: i visitatori sotto i 26 anni hanno infatti rappresentato il 50% dei visitatori totali.
"Con una Biennale dedicata allo spazio, e in particolare allo spazio libero e gratuito - ha commentato il presidente della Biennale, Paolo Baratta, vero artefice di un ritorno delle Biennali al centro del mondo culturale internazionale - grazie a Yvonne e Shelley abbiamo celebrato l'architettura nella sua funzione più delicata, più nobile e più socialmente utile, quella di creare beni pubblici. Sia esso frutto della generosità del committente o del progettista, sia esso frutto di azioni istituzionali o collettive, il libero spazio qualifica il nostro abitare in una visione più completa della nostra civiltà e della nostra cultura. Disporre di spazio libero è un diritto, creare spazio libero è un atto dovuto. Grazie ancora alle Curatrici e grazie ancora una volta a tutta la Biennale".
L'appuntamento ora è fissato per la prossima Biennale d'arte, che a maggio aprirà i battenti con la curatela di Ralph Rugoff: un altro grande appuntamento per fare il punto sullo stato del contemporaneo a Venezia.

 

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