Stimolare i piccoli comuni a considerare la cultura come fattore fondamentale per la promozione del territorio, per la crescita economica, per lo sviluppo dell'imprenditoria locale e della coesione sociale. Questi gli obiettivi dell'avviso pubblico indetto dalla Regione Lazio per la selezione della "Città della cultura del Lazio 2019". A presentare il nuovo bando, presso il palazzo WeGil di Largo Ascianghi, l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigiano, Start Up "Lazio Creativo" e Innovazione Gian Paolo Manzella. "Bene questa seconda edizione di Città della Cultura del Lazio - dichiara l'assessore Manzella - un'iniziativa che abbiamo preso dal modello della Capitale Europea della Cultura e da quello italiano. E i risultati del primo anno confermano che è la strada giusta: 29 candidature, che hanno visto coinvolti 150 comuni. Numeri che ci fanno capire quanta qualità ci sia in questa regione e quanta voglia di lavorare sulla cultura e sui territori. Mai come oggi cultura è sviluppo, confronto, integrazione. E mai come oggi, in Italia, in Europa e nel mondo cè bisogno di questo. Città della Cultura del Lazio significa - conclude - lavorare a questi valori. E farlo dal livello più vicino ai cittadini: la città, appunto". A quanto reso noto, le candidature per l'edizione 2019 potranno essere presentate via PEC entro il 10 settembre 2018 all'indirizzo cultura@regionelazio.legalmail.it. Possono partecipare tutti i comuni, in forma singola o associata purché contigui territorialmente, e le unioni di comuni. Sono ammessi alla selezione anche i soggetti che hanno concorso al titolo 2018, ad eccezione di quelli risultati vincitori. Al conferimento del titolo sarà concesso un contributo regionale dell'importo massimo di 100.000 euro, che non potrà superare il 90% del costo complessivo previsto per il programma proposto. Una quota, almeno pari al 10%, sarà quindi a carico dell'ente beneficiario.