Semaforo verde del Comitato nazionale dei delegati di Inarcassa (Ente previdenziale di ingegneri e architetti) acceso sul Bilancio consuntivo per l'esercizio 2017, che presenta un "avanzo economico di 614,8 milioni di euro, superiore di 179,4 milioni rispetto alle previsioni di budget", e l'ascesa del patrimonio netto che "ha superato i 10,1 miliardi di euro, contro i 9,5 dell'esercizio precedente"; il rendimento lordo del patrimonio a valori di mercato è stato "pari al 4,90%". Inarcassa sottolinea che "la persistente debolezza nel settore delle costruzioni rappresenta un freno alla ripresa dei redditi aggregati di ingegneri e architetti che rimangono ancora inferiori rispetto ai livelli pre-crisi (13% per gli ingegneri e 28% per gli architetti): dopo il rialzo registrato nel 2015 (+2,6), il reddito medio degli iscritti è cresciuto nel 2016 del +0,5%, attestandosi a 24.689 euro". Al 31 dicembre 2017, erano 168.109 gli associati attivi e 31.885 i pensionati. Per il numero uno dell'Ente Giuseppe Santoro, le cifre dell'esercizio 2017 "confermano ancora una volta la solidità di Inarcassa. Ma, al di là degli importanti risultati economici conseguiti, questo bilancio va misurato in termini di “responsabilità” all'interno di un sistema che, sempre più spesso, ne dimentica il valore e le sue benefiche ricadute. I nostri impegni sono stati perseguiti attraverso una strategia di management basata sulla programmazione, sulla consapevolezza, sulla condivisione e sull'utilizzo ottimale delle risorse. Per questo, vorrei che la collettività guardasse ai numeri, ma anche alle azioni che li sostengono: trasparenza, etica, programmazione, strategia. In una parola l'accountability".