Il calo dei prezzi degli immobili degli ultimi anni porta anche qualche buona notizia: tra il 2015 e il 2017 infatti sono diminuite nettamente le annualità di stipendio necessarie per comprarsi una casa ed acquistarne una e' tornato ad essere un desiderio più a portata di mano: a Roma per esempio dalle 8,9 annualità necessarie nel 2015 si e' scesi a 6,8 annualità ; a Milano da 9,7 a 7; a Palermo da 3,6 a 2,8. E' quanto risulta da un'elaborazione Ref su dati degli operatori immobiliari pubblicata nel Rapporto Coop 2017 che ha preso in in considerazione le annualità di stipendio necessarie per un'abitazione di 80 metri quadri. Il calo maggiore a Firenze dove le annualità sono passate da 8,6 a 5,5. A Napoli se nel 2015 servivano 6 annualità si e' scesi a 4;a Torino da 5 si e' passati a 3,7 a Genova da 4,6 a 3,5; a Bologna da 7,3 a 4,7. Un sospiro di sollievo quindi per gli italiani che, ricorda la ricerca, sono ancora legatissimi al mattone: 4 su 5 sono proprietari della casa nella quale vivono con una percentuale più alta della media europea dove i proprietari sono in media il 70% e ancora meno in alcuni paesi come Germania (52%), Gran Bretagna (64,6), Francia (64,3%). Prime le regioni del Sud: in testa il Molise con il 93,1% di proprietari, seguito da Abruzzo (88,1%), Basilicata (87,3%), Sardegna (87,6%). Ultimi in classifica valdostani (72,2%) e
campani (70,3%) con percentuali comunque più alte della media Ue. La tendenza e' evidenziata anche dal ritrovato dinamismo del mercato immobiliare che -secondo il rapporto- continuerà a crescere quest'anno e il prossimo per raggiungere la cifra nel 2019 di quasi 600 mila compravendite (597 mila) contro le 534 mila del 2016.