"In una nazione in cui il 3.2 per cento della popolazione è residente in aree ad elevata pericolosità idraulica, il 10 per cento in aree a media pericolosità e il 15 per cento in aree con scarsa probabilità di alluvioni, è necessaria una svolta per un corretto governo del territorio". Lo ha dichiarato Fabio Tortorici, presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi."Sulle cause degli eventi disastrosi delle ultime ore – denuncia Tortorici - punto il dito innanzitutto sulla spiccata antropizzazione e cementificazione, che impedisce alle acque piovane di infiltrarsi nel sottosuolo, facendole invece scorrere rovinosamente in superficie. Negli anni '50, il consumo di suolo era pari al 2.7 per cento, oggi si è passati al 7.6 per cento; in altre parole, nel nostro Paese ogni secondo si consumano circa 3 metri quadrati di suolo". "Un'altra importante concausa del dissesto idrogeologico è il cambiamento climatico. Da oltre un decennio, infatti, si verificano fenomeni meteorici tali da concentrare in poche ore quantità di pioggia che mediamente dovrebbe precipitare in tempi molto più lunghi. A Livorno in poche decine di minuti sono caduti oltre 250 mm di pioggia: questo è un dato eccezionale, ma altrettanto anomalo è che, nella Commissione Edilizia dello stesso Comune, sia stata assente la figura del geologo dal 2006al 2014, anni in cui l'urbanizzazione si è molto sviluppata".