Cresce dello 0,5% il numero degli immobili presenti negli archivi catastali dell'Agenzia delle Entrate nel 2016, per una rendita complessiva che supera i 37 miliardi di euro ma scende dell'1,1% rispetto all'anno precedente.
E' questo il quadro degli immobili in Italia al 31 dicembre 2016, analizzato nella pubblicazione annuale a cura dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia, in collaborazione con la Direzione Catasto, Cartografia e Pubblicità Immobiliare e disponibile sul sito internet delle Entrate.
Nel 2016, rispetto all'anno precedente, aumenta dell'1,7% il numero degli immobili censiti nel gruppo F (unità non idonee a produrre reddito), crescono gli immobili a destinazione speciale (+1,3%), quelli ad uso collettivo (+1%), i negozi e le pertinenze (gruppo C, +0,7%). Aumentano anche le abitazioni (+0,2%) e gli immobili a destinazione particolare del gruppo E (+0,5%), mentre diminuisce il numero degli uffici, in calo dello 0,1%. Per quanto riguarda il settore abitativo, crescono i villini (+0,9%), le abitazioni di tipo civile (+0,7%) e quelle di tipo economico (+0,4%). Calano, invece, gli immobili rurali (-3%), le case ultrapopolari (-2,4%), quelle signorili (-2,1%), le ville (-0,7%), le case popolari e i palazzi di pregio (-0,6%). La rendita delle abitazioni e' pari a 16,9 miliardi di euro, circa 83 milioni di euro in piu' rispetto al 2015, con una media di 484 euro per abitazione. Il calo complessivo dell'1,1% della rendita catastale e' determinato in gran parte dagli immobili a destinazione speciale, la cui rendita scende del 5,1%, in particolare nella categoria D/1.