È una sorta di racconto della sua architettura l’allestimento scelto da Maria Giuseppina Grasso Cannizzo per esprimere nell’ambito della Biennale di Venezia il senso del suo progettare. Nel Padiglione Centrale dei Giardini si apre uno spazio quadrangolare caratterizzato da una serie di disegni di architettura – e anche di fotografie – messi in fila a costruire un pensiero in modo poetico. Onore perduto lo ha chiamato, ed è talmente efficace che la Giuria ha deciso di assegnare una meritata menzione speciale alla progettista siciliana. Che dal suo studio periferico di Vittoria prosegue tenacemente la sua ricerca. Un riconoscimento, questo della Biennale, che segue l’assegnazione della Medaglia d’Oro alla carriera da parte della Triennale di Milano nel 2013.

 

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