”La politica ambientale non è pù vincolo, ma opportunità economica per tutto il pianeta. Alla Cop21 parteciperà il 96% dei paesi emettitori di energia che dovranno, per raggiungere gli accordi, investire in efficientamento energetico, rinnovabili e green economy, in un quadro di economia circolare".
Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. "Abbiamo cambiato passo - ha detto il ministro - rispetto al 1997 e al protocollo di Kyoto. L'Italia e' stata molto più performante rispetto ad altri paesi e abbiamo sviluppato grandi tecnologie che possiamo rivendere creando sviluppo. Tra gli strumenti per sfruttare la nostra posizione di vantaggio, c’ è una politica industriale in grado di raggiungere l'obiettivo di riduzione di CO2 di almeno il 40% entro il 2030".
Sulla carbon tax il ministro ha sottolineato: "non la condivido in quanto non e' una tassa progressiva e mi riservo di vedere gli sviluppi a seguito della conferenza di Parigi. Credo in ogni caso che la fiscalità ambientale rischi di distorcere il mercato europeo in quanto ogni paese applica politiche fiscali differenti che impattano sulla competitività industriale. A Parigi andiamo con l'obiettivo di ottenere un accordo vincolante per tutti i paesi, anche se sarà molto difficile".