"È necessaria una 'ricetta italiana 'che faccia dell'efficienza energetica il perno delle politiche di ripresa economica".
Questo il nucleo del rapporto degli 'Amici della Terra', presentato a Roma in occasione della sesta Conferenza nazionale per l'efficienza energetica. Nel report si fa presente tra l'altro che "gli obiettivi 2020-2030 così come sono formulati oggi sono inutili e fuorvianti".
Gli Amici della Terra propongono una 'ricetta' "da portare in sede comunitaria per la definizione di nuove politiche energetiche ed ambientali per il 2030" in cui si chiede all'Italia di dare "priorità" all'efficienza, "chiudere la brutta pagina delle sovraincentivazioni delle fonti rinnovabili elettriche a scapito del sistema Paese" e "valorizzare la tradizionale capacità delle proprie imprese di innovare".
Quello che servirebbe è l'adozione di "un indicatore che possa esprimere il miglioramento dell'efficienza energetica in modo da collegarlo alla crescita della competitività del Paese". In quest'ottica "un obiettivo significativo al 2020 potrebbe essere" di "ridurre l'intensità energetica del 15% rispetto al2010 e del 25% nel 2030", associando anche target per ogni settore.
Per gli Amici della Terra "il governo deve prendere atto che un solido rilancio dell'economia" passa attraverso "il miglioramento dell'efficienza energetica nei processi produttivi" assumendo "la riduzione dell'intensità energetica come principale obiettivo".