Il Tavolo dei liberi professionisti architetti ed ingegneri – costituito dai rappresentanti degli organismi: Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), Inarcassa insieme alla sua Fondazione, AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti), ALA Assoarchitetti (Associazione degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti italiani), Federarchitetti (Associazione nazionale degli architetti e ingegneri liberi professionisti), Federazione Nazionale ASSO INGEGNERI ARCHITETTI e INARSIND (Associazione nazionale d’intesa sindacale ingegneri ed architetti liberi professionisti italiani), si unisce all’appello rivolto dalla Rete delle Professioni Tecniche e dalle organizzazioni del settore dell’edilizia a tutte le forze politiche affinché si trovi, in tempi brevi, una soluzione che definisca in modo chiaro e certo il meccanismo della cessione del credito e favorisca, in tal modo, la ripresa degli interventi connessi ai bonus edilizi.
In un comunicato stampa viene, tra l’altro, sottolineato: “ci ritroviamo di fronte ad uno scenario paradossale. Il superbonus 110%, immaginato dal legislatore come una misura in grado di trainare la ripresa economica del Paese dopo la pandemia da Covid-19, si sta rivelando un boomerang per i professionisti, le imprese e i cittadini. La crisi di liquidità sta mettendo in ginocchio interi segmenti del comparto edilizio, incluso l’attività centrale della progettazione. Non è una crisi solo di settore. Gli effetti rischiano di riversarsi su tutto il sistema economico, con pesanti conseguenze anche sui progetti interessati dal PNRR”.
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