Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
6 giugno 2017
Mila Fiordalisi
(...) Se da un lato l'articolo 23 (comma 13) ha introdotto per la prima volta l'uso dei metodi e strumenti elettronici (quali il Bim per l'appunto) negli appalti pubblici, conferendo alle stazioni appaltanti la facoltà di richiedere l'adozione del Bim per le nuove opere e per interventi di recupero, in maniera prioritaria per gli interventi considerati più complessi (quelli oltre i 15 milioni di euro, di particolare difficoltà di esecuzione o in cui sia previsto l'uso di materiali e componenti innovativi), dall'altro bisogna fare i conti con le difficoltà, da parte delle pubbliche amministrazioni, di aggiornare procedure e processi nonché con il nodo dell'interoperabilità delle piattaforme (non ancora garantita) e da ultimo, ma è questione altrettanto cruciale, con la mancanza di adeguate competenze. (...)