Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi - settimanale
28 febbraio 2015
Mila Fiordalisi

 

Modello integrato

Riscrivere in tempi rapidi le norme sugli appalti e attivare la collaborazione di tutta la «filiera»: dalle Pa, ai progettisti, alle imprese di costruzioni. È questa la ricetta per non perdere la sfida del Bim secondo Stefano Della Torre, presidente di BuildingSmart Italia e direttore del Dipartimento ABC (Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito) del Politecnico di Milano. Che in vista della seconda edizione del «Bim Summit» – organizzato a Milano da Harpaceas in collaborazione con il Polimi, che vedrà riuniti il 3 marzo alcuni fra i massimi esperti di settore per fare il punto su stato dell’arte e prospettive future – sottolinea: «Che l’Italia sia in ritardo sul fronte Bim è un dato di fatto, ma ora bisogna darsi una mossa, ripartendo dalla semplificazione delle norme e dalla formazione». «Il principale ostacolo allo sviluppo della progettazione 3D nel nostro Paese è che abbiamo un sistema legislativo farraginoso» e che «ci sono tempi lunghissimi di attuazione dei lavori, stimati in circa 7 anni dal progetto all’avvio di un cantiere» dice Della Torre, spiegando che «se dobbiamo usare strumenti nuovi, allora bisogna riscrivere le norme sugli appalti». L’altro fronte sul quale agire per «non perdere il treno degli standard internazionali che si vanno imponendo è quello di potenziare l’integrazione della filiera», continua Della Torre, aggiungendo che «c’è ancora molto da fare anche per quel che riguarda la formazione». 

(...)

 

L’eccellenza in 3D è made in Italy

Appalti con il Bim e formazione hi-tech. La ricetta Harpaceas per recuperare il ritardo con l’Europa. Si terrà il 3 marzo a Milano il summit dedicato alla progettazione integrata

 

 

Mappa del sito