Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
22 novembre 2014
Giuseppe Latour

 

 

Revisione dei coefficienti per l'uso del legno, procedure più leggere per i materiali innovativi e abbattimento dei livelli di sicurezza che in maniera immotivata superano gli standard europei, in linea con le indicazioni dello Sblocca Italia. Sono queste le tre modifiche alle quali, secondo indiscrezioni, sta lavorando il ministero delle Infrastrutture per ritoccare l'aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni. (...)

Dopo anni di lavori e rinvii, il ministero delle Infrastrutture si è visto consegnare un testo che innova pochissimo rispetto alla versione del 2008, criticato da molti degli esperti che lo hanno votato, attaccato dai professionisti e dalle imprese. Così, negli uffici tecnici di Lupi, ha preso immediatamente forma l'idea di rivedere diversi passaggi. 

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«Serve più flessibilità per favorire i progetti di rigenerazione urbana». Il parere del vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti

 

Noi ci saremmo spinti molto oltre, ma questo è quello che siamo riusciti a ottenere». Rino La Mendola, vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti, racconta come è maturato il voto positivo sul testo delle Ntc appena licenziato dal Consiglio superiore. E promette: «Cercheremo di ottenere altre modifiche».

Cosa cambia per voi con il testo introdotto?

L'inserimento di un coefficiente di abbattimento delle prestazioni attese in caso di sisma per gli edifici esistenti è un cambiamento molto importante. Adeguare edifici che sono stati costruiti anche secoli fa, allineandoli ai criteri del nuovo, era puramente demagogico.

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