REACT-EU assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa è un'iniziativa europea finalizzata all’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa che porta avanti e amplia le misure di risposta alla crisi e per il superamento degli effetti della stessa messe in campo.

Il 18 Novembre 2020 è stato concluso il negoziato tra il Parlamento europeo e il Consiglio Ue per le misure 
REACT-EU; nei prossimi due anni. Le risorse saranno resi disponibili 47,5 miliardi di euro attraverso i Fondi strutturali dell’Ue, con 37,5 miliardi di euro stanziati per il 2021 e 10 miliardi di euro per il 2022. Le operazioni coperte dall’accordo saranno ammissibili a partire dal 1 febbraio 2020. Inoltre, i Paesi dell’Ue potranno utilizzare queste risorse aggiuntive fino alla fine del 2023, oltre alla proposta originaria della Commissione del 2022.
Le risorse di REACT-EU sono aggiuntive rispetto a quelle previste nel Piano di ripresa (Recovery Plan).

I principali elementi dell’accordo sono:
- la totale flessibilità per gli Stati membri di decidere la quota delle risorse per il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo – compresa l’iniziativa per l’occupazione giovanile e il Fondo di aiuti europei agli indigenti;
- nessuna ripartizione prestabilita per categoria di regioni, al fine di far confluire le risorse là dove sono più necessarie;
- la possibilità di cofinanziamento UE degli investimenti fino al 100%;
- l’ammissibilità retroattiva delle spese a decorrere dal 1º febbraio 2020, anche per le operazioni materialmente completate e pienamente attuate
- il termine ultimo per l’ammissibilità delle spese fissato al 31 dicembre 2023, in linea con il quadro legislativo 2014-2020;
- la possibilità di assegnare risorse anche ai programmi di cooperazione transfrontaliera esistenti nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale europea;
- l’assegnazione del 70% delle dotazioni nazionali nel 2021 in base agli effetti socioeconomici della crisi, compresi il livello di disoccupazione giovanile e la prosperità relativa degli Stati membri, con il restante 30% per il 2022 calcolato alla fine del 2021 sulla base dei dati statistici più recenti;
- in via eccezionale nessuna ripartizione per categoria di regioni. 

Gli Stati membri devono garantire un sostegno equilibrato che risponda alle esigenze delle zone più colpite dagli effetti della pandemia di COVID-19 e alla necessità di continuare a concentrarsi sulle regioni meno sviluppate.
Infine, per consentire una mobilitazione agevole e rapida degli investimenti le condizionalità ex ante, i requisiti di concentrazione tematica e il quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione non si applicheranno a REACT-EU. La Commissione farà tutto il possibile per approvare i programmi e le modifiche dei programmi entro 15 giorni lavorativi dalla presentazione.
Per l’Italia sono previsti 10,7 miliardi di euro nel biennio 2021-2022 dovrebbero essere gestite a livello nazionale per evitare la polverizzazione degli interventi nei più di 50 Piani operativi regionali e nazionali per i quali, nonostante le riprogrammazioni di questi ultimi mesi, si registrano ritardi nella capacità di spesa.
I settori privilegiati saranno le imprese, l’occupazione, l’istruzione e la ricerca.

 

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