“Siamo soddisfatti che il nuovo Protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati - sottoscritto dai Presidenti dei Consigli Nazionali aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione - introduca norme significative contro l'accaparramento di incarichi, fissando un tetto e relativi importi, vietando il subappalto ed accogliendo così le richieste degli architetti italiani”.

Così Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

“Nonostante il rammarico perché esso non preveda, come da noi auspicato, la possibilità  di cassare la discrezionale possibilità del Commissario di elevare il tetto degli incarichi è indubbio che con questa riscrittura vengono meno le cause che avevano portato il Consiglio Nazionale degli Architetti a non sottoscrivere il Protocollo nella sua precedente versione”.

“Gli architetti italiani hanno, infatti, sin da subito assunto la responsabilità etica e professionale a contribuire alla ricostruzione post sisma  e fatto propri scopi e finalità dell’apposito Decreto legge teso a risanare le zone dell’Italia Centrale colpite dal terremoto”.

A questo proposito va sottolineato l’impegno assunto proprio ieri dal Consiglio Nazionale unitamente agli Ordini Provinciali per sensibilizzare gli iscritti - come richiesto dallo stesso Commissario Straordinario, Errani - ad offrire il proprio concreto e fattivo contributo per la redazione in tempi brevi  delle schede FAST, indispensabili all' avvio del processo di ricostruzione”.

Roma, 13 gennaio 2017

 

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