la Repubblica
21 marzo 2015
Antonio Ferrara

 

«Restituiamo al mondo una perla. E siamo orgogliosi di dire che oggi, a Pompei, l’Italia ha voltato pagina ». Dario Franceschini è raggiante. Gli straordinari colori degli affreschi del triclinio di Villa dei Misteri lo hanno lasciato senza parole. (...)

Un restauro realizzato utilizzando una tecnologia d’avanguardia di pulitura con il laser, applicata per la prima volta a un ciclo di pitture antiche tanto esteso, come quello presente negli oltre 70 ambienti della villa. Il laser ha consentito di rimuovere i diversi strati protettivi utilizzati a partire dal 1929, anno della riscoperta dell’edificio da parte dell’archeologo Amedeo Maiuri. Per proteggere le megalografie con scene di riti dionisiaci in passato furono utilizzati cera e benzina. I primi due strati ora sono stati rimossi, anche perché se da un lato la cera ha inglobato l’umidità e impedito la rovina del ciclo pittorico, dall’altro, ossidandosi, aveva fortemente scurito i colori. La pulitura chimica e meccanica ha completato il restauro, condotto dalla società Atramentum di Salerno. I colori forti, vividi, dai toni accessi restituiscono un capolavoro assoluto della pittura non solo antica. 

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