In occasione della mostra “Le muse inquiete. La Biennale di Venezia di fronte alla storia”, aperta al Padiglione Centrale dei Giardini fino all’8 dicembre, il Cda della Biennale di Venezia ha attribuito a Maurizio Calvesi, Germano Celant, Okwui Enwezor e Vittorio Gregotti i Leoni d’Oro Speciali 2020.
Tutti e quattro ex direttori artistici del settore arti visive della Biennale di Venezia, scomparsi recentemente, ognuno a suo modo testimone di momenti particolarmente significativi per la storia delle grandi mostre e della Biennale.
Per il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto “la Biennale è stata il laboratorio dove Calvesi, Celant, Enwezor e Gregotti hanno espresso un pensiero critico originale e visionario che ha saputo guardare al futuro, spesso anticipandolo. “Le muse inquiete” li vede protagonisti di una mostra sulla storia dell'Istituzione, che segna la partenza di un dialogo permanente fra le arti contemporanee nello spirito di una ricerca comune”.
Presentata nella ricorrenza dei 125 anni dalla fondazione della Biennale, le Muse inquiete è curata per la prima volta da tutti i direttori dei sei settori artistici che hanno lavorato insieme per ripercorrere, attraverso le fonti uniche dell'Archivio storico - ASAC e di altri archivi nazionali e internazionali, quei momenti in cui La Biennale e la storia del Novecento si sono intrecciate a Venezia